venerdì 11 novembre 2011

Long way to kitchen - colori e materiali

Sui colori della nostra cucina non avevamo dubbi.
Basi sul grigio, effetto legno.
Pensili chiari, bianchi.
Sui materiali invece qualche dubbio c'era, anzi, non erano dubbi, era proprio ignoranza totale.
  • Abbiamo escluso a priori i laccati. Per quanto sia bello vedere un'anta senza soluzione di continuità, col colore che copre tutti gli spigoli, una buona laccatura costa un bel po'. I laccati sono inoltre abbastanza delicati.
  • Anche l'impiallacciato non ci ha convinto. Si tratta di un foglio di legno con tutti i pregi estetici del mondo, ma anche con tutti gli svantaggi del legno. 
Ci siamo orientati su un LAMINATO, ma anche qua è una giungla.
  •  partendo dal "base" abbiamo il laminatino. Sostanzialmente un foglio di carta intorno alla struttura dell'anta. Economicissimo e delicatissimo. Credo che neanche esistano cucine in laminatino (se non alcuni modelli dell'ikea)
  • Il polimerico ci ha affascinato. Sostanzialmente è un foglio di PVC avvolto intorno all'anta. L'effetto è paragonabile al laccato ma con costi decisamente inferiori. Non è il materiale più resistente al mondo.
  • L'acrilico anche ci è piaciuto. Praticamente la lamina che ricopre la struttura dell'anta viene ricoperta con una resina che rende i colori brillanti.
  • Il laminato HPL, che è il laminato per eccellenza, è il laminato più resistente, in virtù del suo alto spessore, ma è quello meno modellabile e più costoso. Con l'HPL non si può avvolgere l'anta, si vedranno sempre, sugli spigoli, i contatti tra bordi e anta.
  • E poi ci sono i laminati nobilitati o melamminici, dove in pratica la lamina che riveste le ante viene rinforzata con delle resine, spesso sfruttate anche per incollare la lamina alla struttura. Ottimo rapporto qualità prezzo. Permettono un'infinità di finiture, tra cui quelle "matrix".


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