martedì 23 dicembre 2008

Il parquet della zona notte

Al piano primo, nella zona notte, metteremo il parquet.
Sarà di rovere spazzolato.
Il nome del colore varia da produttore a produttore: chi lo chiama ROVERE SAND (Gazzotti), chi ROVERE BIANCO MENGOLI (Tavar)
Ma è un rovere, dicono, leggermente sbiancato.

Probabilmente metteremo dei listelli da 12cm a correre (o, come si dice, a tolda di nave).
Siamo piuttosto obbligati con lo spessore del pavimento, quindi sarà un parquet incollato e non flottante di 14mm.

Pavimento zona giorno

Non avremmo mai pensato che potesse essere così difficile.
Volevamo qualcosa di grigio chiaro neutro, possibilmente non a tinta unita, possibilmente con una superficie non perfettamente liscia e soprattutto non lucido.
Abbiamo visto decine di campioni, consultato quasi un centinaio di cataloghi, e forse ora ci siamo:
Gres porcellanato con la superficie simile all'ardesia a spacco, come la scala, di colore grigio chiarissimo (Formato 60x60)
La scelta è tra il prodotto proposto dalla COEM (serie Pietre Naturali, SCHIEFER)

Oppure il Pillarguri della REX CERAMICHE

Sono molto simili, anche come fascia di prezzo (intorno ai 40 € al mq), ma hanno comunque delle differenze:
  • Il pillarguri è stonalizzato. Il colore, pur restando neutro, varia un po' anche all'interno della stessa mattonella. Lo schiefer ha un colore più uniforme
  • La superficie del pillarguri presenta più irregolarità
  • Al tatto lo schiefer sembra quasi appiccicoso
  • Il pillarguri, essendo "vecchio" come prodotto, costa un po' meno.

martedì 2 dicembre 2008

Dichiarazione di prestazione energetica

Oggi è arrivata la dichiarazione di prestazione energetica che riguarda gli infissi.
Le nostre finestre sono conformi a quanto previsto dalla L. 10/91 sul risparmio energetico.
Hanno una trasmittanza termica pari a 1.83 W/mqK (il limite nella nostra zona è 2.4)
Speriamo, nonostante tutto, di riuscire ad avere la detrazione del 55%.

lunedì 1 dicembre 2008

Sarà d'ardesia

Deciso.
Realizzeremo con l'ardesia a spacco sia la scala tra piano terra e primo piano, sia la scala per andare in mansarda.
La prima sarà in muratura, la seconda con la struttura in ferro (tutta da decidere).
L'ardesia al 99% la prenderemo da Ardesit perchè, oltre ad averci fatto un ottimo prezzo per le pedate, si sono dimostrati gentili, cordiali e disponibilissimi e queste son cose che apprezziamo molto.
Fare una scala in ardesia è una scelta estrema, farcene due è da pazzi: la pietra naturale è più delicata di un gres porcellanato e sul nero la polvere si vede prima.
Però
  • la pietra naturale permette di avere i tagli su misura con più facilità, quindi per soluzioni "non standard" come la nostra con pedata da 100x27cm, risulta essere molto vantaggiosa economicamente.
  • la pietra naturale è naturale e l'usura la rende "vissuta" e non "rovinata". E con una passata di cera torna come nuova (già provato)
..e la cosa simpatica è che invece di attaccarci i bigliettini in giro per casa, useremo i gessetti sui gradini della scala :-P

domenica 30 novembre 2008

Come si sceglie l'idraulico?

Forse entro la fine dell'anno riusciremo a scegliere l'idraulico.
In mano abbiamo 6 preventivi, l'ultimo arriverà sabato prossimo, ma scegliere è decisamente difficile.
All'inizio non avevamo idea del tipo di impianto, quindi ogni idraulico ha fatto un po' quello che voleva, ma dopo aver definito bene il nostro impianto, abbiamo fatto rifare i preventivi, abbiam sentito altri idraulici e adesso siamo al momento decisivo.
Come si sceglie l'idraulico?
  • Importo totale dei lavori. Valutare la cifra totale del preventivo potrebbe essere un buon metodo, ma avendo messo dei paletti sul tipo di impianto, sulla caldaia etc. i prezzi non si discostano più di tanto.
  • Chiarezza del preventivo. Questo, a parità di prezzo, è molto più importante. Un preventivo "fumoso", poco chiaro potrebbe nascondere sorprese poco economiche. Sicuramente avremo un occhio di riguardo per chi ci avrà fornito un quadro chiaro ed esaustivo delle spese.
  • Coerenza dei prezzi... Oggi i listini di alcuni prodotti sono disponibili in internet e moltissimi materiali possono essere acquistati anche dei privati. Un idraulico che gonfia il prezzo di alcuni componenti e riduce all'osso quello di altri (discostandosi anche di parecchie centinaia di euro rispetto ai prezzi di listino), non gode della nostra fiducia.
  • ...e dei pagamenti. Un impianto termoidraulico si fa in 3 o 4 volte. Tra una fase e l'altra passano mesi. I pagamenti, che saranno quasi sicuramente scaglionati, dovranno essere proporzionati all'entità dei lavori effettuati. Ecco allora che se un idraulico gonfia spaventosamente i prezzi della prima fase dei lavori, significa che ha bisogno di soldi subito, anche se la sue spese effettive sono decisamente minori.
  • Flessibilità. Spesso gli idraulici lavorano per imprese edili che vendono le case dopo averle costruite secondo il gusto degli architetti/ingegneri. Lavorano seguendo schemi ben definiti. Casa nostra, come quella di un qualsiasi privato, non è standard. Il fatto di poter dialogare con l'idraulico, di poter adattare l'impianto alle nostre necessità è fondamentale. Più l'idraulico verrà incontro alle nostre esigenze e maggiori saranno le sue probabilità di accaparrarsi il lavoro.
  • Competenza. Dovrebbe essere il primo criterio, ma è molto difficile, se non si è del ramo o non si hanno pareri di clienti, sapere se uno è più bravo dell'altro. In un paesino come il nostro a volte è ancora più difficile per via delle "simpatie/antipatie" che poco hanno a che fare con le capacità professionali.
  • Affinità impiantistiche. O meglio: chi va più d'accordo con l'elettricista? Considerato che dovranno lavorare più o meno insieme, il fatto che abbiano già lavorato e che si siano trovati bene è una garanzia in più sulla riuscita degli impianti.
  • Vicinanza. Uno degli idraulici candidati, in cantiere ci arriva a piedi. La vicinanza dell'idraulico è importante sia nella fase di cantiere sia per il futuro. Un idraulico che sta a 30km deve fare 30km solo per vedere un rubinetto che perde, il vicino di casa deve fare 4 passi. I 30km si pagano, i 4 passi no.
Speriamo di fare la scelta giusta

lunedì 17 novembre 2008

Ardesia per la scala

Ancora non siamo del tutto sicuri, ma stiamo seriamente valutando l'ipotesi di fare la scala con lastre di ardesia a spacco.
ci piacciono i colori neutri, i toni del grigio, inoltre volevamo una scala scura e la superficie dell'ardesia a spacco ci ha sempre ammaliato.
I preventivi che ci son stati fatti con i prodotti Artesia erano a dir poco folli, così siamo andati direttamente alla fonte (anzi, alla cava!) e abbiamo felicemente scoperto che il prezzo del solo materiale è più basso di 100 euro.
Bisognerà trovare una soluzione vantaggiosa per il trasporto.
Dato il peso relativamente limitato (neanche 5 quintali) si potrebbe anche attaccare un carrello alla macchina, ma forse sarà più conveniente il noleggio di un furgone o prendere contatti con un trasportatore.
Vedremo...


domenica 9 novembre 2008

giovedì 6 novembre 2008

Il ritorno della vasca nel bagno P1

La prima reazione alle misure impreviste è stata di toglier di mezzo la vasca e mettere un piatto doccia.
Ma avere 3 bagni e nemmeno una vasca ci sembrava poco funzionale.
Ci abbiamo ragionato su, abbiamo sfogliato cataloghi e alla fine è venuto fuori questo
La vasca sarà una PRAXIS Asimmetrica dell' Ideal Standard.
Il lavabo un Q3 da appoggio della Pozzi-Ginori e i sanitari li dobbiamo ancora scegliere.
Per il rivestimento stiamo studiando qualcosa con LIFESTYLE NEVE della CENTURY
combinato ad un mosaico (Miscele by FRAMMENTI DI BRIX) bianco/azzurro/blu notte.
E ci piace :-)

mercoledì 29 ottobre 2008

Misure impreviste

Abbiamo preso nuovamente le misure nei bagni (ora che ci sono le fasce per l'intonaco) e son venuti fuori due problemi.


La vasca nel bagno della zona notte non ci sta, nè per larghezza (la parete è 170 senza rivestimento) nè in altezza (la finestra è a 60cm scarsi dal pavimento).
Probabilmente metteremo una doccia.

Nel bagno in camera la finestra è a 35 cm dal muro, quindi un mobile bagno è difficile da farci stare.
Di conseguenza stiamo riprogettando i bagni

lunedì 27 ottobre 2008

Piano in muratura

In maniera molto approssimativa (non so disegnare) questo è il piano del lavabo del bagno al primo piano.
Piastrelloni bianchi in gres porcellanato (opaco e con la superficie leggermente irregolare) e mosaico a tessere da 0.5 cm per rivestire i bordi.

giovedì 23 ottobre 2008

Finestre

Finalmente sono arrivate le prime finestre (mancano l'oblò e l'arco che richiedono una lavorazione aggiuntiva). Le zanzariere a scomparsa ce le hanno consegnate ma le monteremo più avanti.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, con vetro basso emissivo e sono tutte con l'anta-ribalta
Il colore da catalogo è il noce, le maniglie sono in cromo satinato.
Le abbiamo acquistate presso la ditta INFISSIDESIGN, il modello che abbiamo scelto è l'AIDA, che ha un profilo arrotondato e una linea pulita.


C'è stato soltanto un piccolo imprevisto: il vetro della porta-finestra è rigato. Me lo sostituiranno più avanti, quando i lavori saranno quasi finiti.

Altre foto nell'album picasa.

lunedì 20 ottobre 2008

Impianto elettrico e locale tecnico

Lo schema dell'impianto elettrico non riusciamo a pubblicarlo (son 20 pagine tra piante e tabelle!!) mi limito a dire che:
  • è un impianto di tipo tradizionale. Nonostante la passione per la tecnologia, il costo della domotica è ancora proibitivo (forse però cadremo in tentazione per l'illuminazione del giardino)
  • abbiamo fatto in modo di evitare le ciabatte. Nei punti TV abbiamo messo un'infinità di prese (2 in più rispetto al numero degli apparecchi collegabili)
  • prese ethernet in quasi tutte le stanze (escluso cucina e bagni). Vogliamo avere internet ovunque e la wireless su tre piani avrebbe sofferto.
  • Locale tecnico nel sottotetto. La parte di sottotetto più bassa di 1 metro e 80 verrà chiusa e adibita a locale tecnico. Ci sarà la caldaia (e forse in futuro il boiler dei pannelli solari) e il cuore della rete domestica: router, NAS etc.

giovedì 16 ottobre 2008

La scelta della caldaia

Da giugno stiamo visionando preventivi di idraulici. Ognuno propone una caldaia diversa.
Anche qui c'è stato da valutare:
Rendimento
Affidabilità
Vicinanza del centro assistenza
compatibilità con futura istallazione di pannelli solari
requisiti per detrazioni del 55%
Ha vinto la CERAPUR COMFORT della Junkers.

Pavimento del sottotetto

Serie Discovery ATACAMA
Praticamente amore a prima vista.
Probabilmente nell'impasto di questo gres c'è un po' di quarzite (o simile) e sotto la luce diretta sembra di essere sulla sabbia.

mercoledì 15 ottobre 2008

Bagnetto di servizio

Il bagno al piano terra sarà un bagnetto di servizio, senza doccia o vasca.
Probabilmente il più usato.
Sarà ridotto all'essenziale, ma non volevamo che fosse anonimo e sterile.
Essenziale sì, ma anche sfizioso.
Nessuna pretesa per i sanitari che saranno dei Pozzi-Ginori mod. Selnova (i più economici ma anche i più normali.
Nessuna pretesa nemmeno per la rubinetteria, probabilmente prenderemo dei miscelatori paini super economici.
Però per pavimenti e rivestimenti abbiamo dato un tocco di colore.
Pavimenti Marazzi Madrid.








Rosso. Un rosso un po' sporco.
E il rivestimeno bianco (Marazzi Helsinki), fugato in rosso.
Effetto quaderno a quadretti.

La cucina ideale

Se si ha la possibilità di farsi una casa su misura, non vedo perchè non approfittare.
La progettazione degli impianti ci ha "costretto" a decidere dove piazzare lavandini, lavatrici, forni e fornelli etc.
Dopo i tentativi più disparati per la progettazione della cucina siamo giunti a questa conclusione.
(disegni ovviamente sempre fatti con PowerPoint. Col rendering non siamo bravi)

Quello vicino alla colonna-forni non è un frigo (che se ci riusciamo sarà un side-by-side)

Impianto idraulico

Come per il riscaldamento, così per l'impianto idraulico abbiamo dovuto CAPIRE.
Mettendo come punto fermo l'assenza di raccordi sottotraccia, l'impianto per forza di cose dovrà essere a collettori.
Anche qui abbiamo deciso e studiato praticamente tutto, dalle posizioni dei collettori al tracciato delle colonne montanti.
Lo schema di massima, barbaramente creato con PowerPoint eccolo.

Per la consulenza si ringrazia sempre SARMAT Termoidraulica

Impianto termico

Dopo mesi e mesi di studi e di consultazioni siamo riusciti a capire come vogliamo l'impianto di riscaldamento.
Anni fa protendevamo verso il riscaldamento a pavimento, ma la scoperta di non avere, al primo piano, le altezze sufficienti per un massetto radiante, ci ha fatto tornare al classico impianto a radiatori.
Detto così è facile, ma nella pratica 5 idraulici ci hanno proposto 5 tipi diversi di impianto.
Così c'è stato bisogno di documentarsi e capire.
Abbiamo capito.
Il nostro impianto sarà più o meno come nello schema sotto.
Un impianto a collettori con tubi in multistrato.
Un impianto progettato in moda da non avere nessun tipo di giuntura sotto traccia.
Tutti pezzi di tubo interi. In questo modo le eventuali perdite saranno dovute SOLO a rotture dei tubi e non a raccordi "deboli".
Nulla è lasciato al caso.
La scelta della caldaia in alto, sebbene sia contronatura, va vista nell'ottica delle esigenze di acqua calda. Immediatamente sotto la caldaia infatti c'è il bagno in camera, quello più utilizzato per la doccia; avrebbe avuto poco senso mettere la caldaia al piano terra e poi arrivare lì con 15-20 m di tubo.
La scelta del multistrato è dovuta al suo prezzo (più contenuto del rame) e al fatto che è l'ideale per l'impianto a collettori.
I 3 collettori (muniti di valvole a zona) ovviamente sono per differenziare i tre piani.

Per la consulenza si ringrazia SARMAT Termoidraulica di Genova

martedì 14 ottobre 2008

Soglie interne

Con più di un mese di ritardo sulla tabella di marcia, ci hanno consegnato le soglie interne delle finestre.
Ne mancava una e una era rotta.
Quando ci portano anche quella mancante e rifanno quella difettosa, ci accorgiamo che sono TUTTE sbagliate.
Il marmista ha sbagliato a prendere le misure e sono tutte strette.
Dopo una settimana ce le ha rifatte tutte e le abbiamo montate tutte, anche quella del bagno che è un po' bruttina.
Le soglie sono in maljat (un marmo montenegrino) antichizzato.

Divisioni interne

Quest'estate son stati tirati su tutti i muri interni e le contropareti.
Le murature portanti sono di tufo e, specialmente nella zona notte, non garantivano un buon isolamento termico; per ovviare al problema abbiamo realizzato una controparete con dei forati da 8 e abbiamo aggiunto 2 cm di isolante.
Abbiamo perso un po' di spazio, ma ne valeva la pena.

Come dovrebbe essere (P1)

Questo è il progetto del primo piano, la zona notte.
Volevamo il bagno in camera e la cabina armadio, e li abbiamo.
La cameretta più grande è stata disegnata intorno ai mobili della mia camera attuale (che è quasi nuova).
La seconda cameretta in realtà sarà uno studio.

L'oblò

Ristrutturare casa in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico comporta delle scelte a volte antieconomiche.
Per dare a tutta la casa un aspetto in linea con le caratteristiche costruttive della zona, sul timpano abbiamo dovuto fare una finestra tonda.
Un oblò.
All'inizio pensavamo di farlo con apertura a bilico, ma visti i prezzi (sempre superiori a 1500euro) abbiamo optato per un tipo di apertura come nello schema sotto
Da dentro, anche se l'infisso non c'è ancora, si presenta così.

Finestre

Rispetto allo stato di fatto, le finestre son state quasi tutte spostate e ridimensionate.
Per dare fin da subito un aspetto aggraziato alla facciata, abbiamo scelto (stoltamente) di montare subito i controtelai delle finestre.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, le persiane in alluminio, probabilmente con alette orientabili.
Ci saranno le zanzariere a scomparsa ovunque.
In foto il dettaglio della soglia esterna, in cotto.
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Come dovrebbe essere (PT)

Questo è più o meno il progetto del piano terra.
Dico più o meno perchè nel soggiorno abbiamo già deciso di cambiare l'ordine delle cose.
Il tavolo andrà al posto del divano, la TV al posto del tavolo e il divano al posto del televisore.
E comparirà un camino.
L'antibagno-sottoscala diventerà una lavanderia/ripostiglio.

Realizzazione della scala

Un altro grosso intervento, dopo il tetto, è stato la scala. Da una rampa unica siamo passati a due rampe. Peccato che ci siamo accorti troppo tardi di un gradino mancante sul pianerottolo.
Conseguenze:
1. gradini più alti (19 di alzata)
2. capocciate sul solaio (se più alti di 1.95)
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Demolizioni interni

Così fu il vuoto....


lunedì 13 ottobre 2008

Cornicione

Dettaglio del cornicione, realizzato interamente da mio padre, sagomando i mattoni uno per uno.
Forse la stuccatura è stata fatta un po' frettolosamente, ma così da vicino lo si vede solo ora che c'è il cantiere aperto.

Dopo la cura


Ora è così, col tetto "girato" rispetto a prima.

Tetto in legno

Durante le ferie 2007 abbiamo realizzato il tetto.
Travi in pino lamellare, perlinato sempre in pino.
La primavera precedente abbiamo dato l'impregnante a tutto il legno. Non il solito "giallo miele" che ci nauseava, ma un colore che fosse un po' più naturale e soprattutto più scuro del pino così com'è, che è bianchissimo.
Per avere delle buone caratteristiche isolanti sopra al perlinato ci sono altri 3 cm di legno, 8 cm di isolante (polistirene), onduline sottocoppo e coppi (rovesci e dritti).

domenica 12 ottobre 2008

Prima della cura

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Le puntate precedenti

La storia è iniziata nel 1996 con l'acquisto, da parte dei miei, di una casa a 500m dal posto in cui sono nata.
Per quasi 10 anni non è successo niente, la casa era tenuta in affitto e gli unici lavori hanno riguardato la recinzione.
Nel 2005 comincia a prender forma, dopo numerosi palleggi tra noi e l'ingegnere, un progetto di ristrutturazione che porterà alla realizzazione di due unità abitative il più possibile equivalenti (c'è una sorella con cui dividere il tutto).
Progetto decisamente impegnativo poichè prevedeva un rinforzo delle fondazioni, la costruzione ex novo di garages interrati e il rifacimento del tetto.
I lavori iniziano, finalmente, nell'estate del 2006, dovrebbero portare a qualcosa di simile.