Abbiamo preso nuovamente le misure nei bagni (ora che ci sono le fasce per l'intonaco) e son venuti fuori due problemi.
La vasca nel bagno della zona notte non ci sta, nè per larghezza (la parete è 170 senza rivestimento) nè in altezza (la finestra è a 60cm scarsi dal pavimento).
Probabilmente metteremo una doccia.
Nel bagno in camera la finestra è a 35 cm dal muro, quindi un mobile bagno è difficile da farci stare.
Di conseguenza stiamo riprogettando i bagni
In teoria casa è finita. Funziona. Mancano solo piccoli dettagli ... e manchiamo noi dentro. ....ma arriverà la primavera e finalmente riusciremo a viverci per davvero.
mercoledì 29 ottobre 2008
lunedì 27 ottobre 2008
Piano in muratura
giovedì 23 ottobre 2008
Finestre
Finalmente sono arrivate le prime finestre (mancano l'oblò e l'arco che richiedono una lavorazione aggiuntiva). Le zanzariere a scomparsa ce le hanno consegnate ma le monteremo più avanti.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, con vetro basso emissivo e sono tutte con l'anta-ribalta
Il colore da catalogo è il noce, le maniglie sono in cromo satinato.
Le abbiamo acquistate presso la ditta INFISSIDESIGN, il modello che abbiamo scelto è l'AIDA, che ha un profilo arrotondato e una linea pulita.
C'è stato soltanto un piccolo imprevisto: il vetro della porta-finestra è rigato. Me lo sostituiranno più avanti, quando i lavori saranno quasi finiti.
Altre foto nell'album picasa.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, con vetro basso emissivo e sono tutte con l'anta-ribalta
Il colore da catalogo è il noce, le maniglie sono in cromo satinato.
Le abbiamo acquistate presso la ditta INFISSIDESIGN, il modello che abbiamo scelto è l'AIDA, che ha un profilo arrotondato e una linea pulita.
C'è stato soltanto un piccolo imprevisto: il vetro della porta-finestra è rigato. Me lo sostituiranno più avanti, quando i lavori saranno quasi finiti.
Altre foto nell'album picasa.
lunedì 20 ottobre 2008
Impianto elettrico e locale tecnico
Lo schema dell'impianto elettrico non riusciamo a pubblicarlo (son 20 pagine tra piante e tabelle!!) mi limito a dire che:
- è un impianto di tipo tradizionale. Nonostante la passione per la tecnologia, il costo della domotica è ancora proibitivo (forse però cadremo in tentazione per l'illuminazione del giardino)
- abbiamo fatto in modo di evitare le ciabatte. Nei punti TV abbiamo messo un'infinità di prese (2 in più rispetto al numero degli apparecchi collegabili)
- prese ethernet in quasi tutte le stanze (escluso cucina e bagni). Vogliamo avere internet ovunque e la wireless su tre piani avrebbe sofferto.
- Locale tecnico nel sottotetto. La parte di sottotetto più bassa di 1 metro e 80 verrà chiusa e adibita a locale tecnico. Ci sarà la caldaia (e forse in futuro il boiler dei pannelli solari) e il cuore della rete domestica: router, NAS etc.
giovedì 16 ottobre 2008
La scelta della caldaia
Da giugno stiamo visionando preventivi di idraulici. Ognuno propone una caldaia diversa.
Anche qui c'è stato da valutare:
Rendimento
Affidabilità
Vicinanza del centro assistenza
compatibilità con futura istallazione di pannelli solari
requisiti per detrazioni del 55%
Ha vinto la CERAPUR COMFORT della Junkers.
Anche qui c'è stato da valutare:
Rendimento
Affidabilità
Vicinanza del centro assistenza
compatibilità con futura istallazione di pannelli solari
requisiti per detrazioni del 55%
Ha vinto la CERAPUR COMFORT della Junkers.
Pavimento del sottotetto
Serie Discovery ATACAMA
Praticamente amore a prima vista.
Probabilmente nell'impasto di questo gres c'è un po' di quarzite (o simile) e sotto la luce diretta sembra di essere sulla sabbia.
Praticamente amore a prima vista.
Probabilmente nell'impasto di questo gres c'è un po' di quarzite (o simile) e sotto la luce diretta sembra di essere sulla sabbia.
mercoledì 15 ottobre 2008
Bagnetto di servizio
Il bagno al piano terra sarà un bagnetto di servizio, senza doccia o vasca.
Probabilmente il più usato.
Sarà ridotto all'essenziale, ma non volevamo che fosse anonimo e sterile.
Essenziale sì, ma anche sfizioso.
Nessuna pretesa per i sanitari che saranno dei Pozzi-Ginori mod. Selnova (i più economici ma anche i più normali.
Nessuna pretesa nemmeno per la rubinetteria, probabilmente prenderemo dei miscelatori paini super economici.
Però per pavimenti e rivestimenti abbiamo dato un tocco di colore.
Pavimenti Marazzi Madrid.
Rosso. Un rosso un po' sporco.
E il rivestimeno bianco (Marazzi Helsinki), fugato in rosso.
Effetto quaderno a quadretti.
Probabilmente il più usato.
Sarà ridotto all'essenziale, ma non volevamo che fosse anonimo e sterile.
Essenziale sì, ma anche sfizioso.
Nessuna pretesa per i sanitari che saranno dei Pozzi-Ginori mod. Selnova (i più economici ma anche i più normali.
Nessuna pretesa nemmeno per la rubinetteria, probabilmente prenderemo dei miscelatori paini super economici.
Però per pavimenti e rivestimenti abbiamo dato un tocco di colore.
Pavimenti Marazzi Madrid.
Rosso. Un rosso un po' sporco.
E il rivestimeno bianco (Marazzi Helsinki), fugato in rosso.
Effetto quaderno a quadretti.
La cucina ideale
Se si ha la possibilità di farsi una casa su misura, non vedo perchè non approfittare.
La progettazione degli impianti ci ha "costretto" a decidere dove piazzare lavandini, lavatrici, forni e fornelli etc.
Dopo i tentativi più disparati per la progettazione della cucina siamo giunti a questa conclusione.
(disegni ovviamente sempre fatti con PowerPoint. Col rendering non siamo bravi)
Quello vicino alla colonna-forni non è un frigo (che se ci riusciamo sarà un side-by-side)
La progettazione degli impianti ci ha "costretto" a decidere dove piazzare lavandini, lavatrici, forni e fornelli etc.
Dopo i tentativi più disparati per la progettazione della cucina siamo giunti a questa conclusione.
(disegni ovviamente sempre fatti con PowerPoint. Col rendering non siamo bravi)
Quello vicino alla colonna-forni non è un frigo (che se ci riusciamo sarà un side-by-side)
Impianto idraulico
Come per il riscaldamento, così per l'impianto idraulico abbiamo dovuto CAPIRE.
Mettendo come punto fermo l'assenza di raccordi sottotraccia, l'impianto per forza di cose dovrà essere a collettori.
Anche qui abbiamo deciso e studiato praticamente tutto, dalle posizioni dei collettori al tracciato delle colonne montanti.
Lo schema di massima, barbaramente creato con PowerPoint eccolo.
Per la consulenza si ringrazia sempre SARMAT Termoidraulica
Mettendo come punto fermo l'assenza di raccordi sottotraccia, l'impianto per forza di cose dovrà essere a collettori.
Anche qui abbiamo deciso e studiato praticamente tutto, dalle posizioni dei collettori al tracciato delle colonne montanti.
Lo schema di massima, barbaramente creato con PowerPoint eccolo.
Per la consulenza si ringrazia sempre SARMAT Termoidraulica
Impianto termico
Dopo mesi e mesi di studi e di consultazioni siamo riusciti a capire come vogliamo l'impianto di riscaldamento.
Anni fa protendevamo verso il riscaldamento a pavimento, ma la scoperta di non avere, al primo piano, le altezze sufficienti per un massetto radiante, ci ha fatto tornare al classico impianto a radiatori.
Detto così è facile, ma nella pratica 5 idraulici ci hanno proposto 5 tipi diversi di impianto.
Così c'è stato bisogno di documentarsi e capire.
Abbiamo capito.
Il nostro impianto sarà più o meno come nello schema sotto.
Un impianto a collettori con tubi in multistrato.
Un impianto progettato in moda da non avere nessun tipo di giuntura sotto traccia.
Tutti pezzi di tubo interi. In questo modo le eventuali perdite saranno dovute SOLO a rotture dei tubi e non a raccordi "deboli".
Nulla è lasciato al caso.
La scelta della caldaia in alto, sebbene sia contronatura, va vista nell'ottica delle esigenze di acqua calda. Immediatamente sotto la caldaia infatti c'è il bagno in camera, quello più utilizzato per la doccia; avrebbe avuto poco senso mettere la caldaia al piano terra e poi arrivare lì con 15-20 m di tubo.
La scelta del multistrato è dovuta al suo prezzo (più contenuto del rame) e al fatto che è l'ideale per l'impianto a collettori.
I 3 collettori (muniti di valvole a zona) ovviamente sono per differenziare i tre piani.
Per la consulenza si ringrazia SARMAT Termoidraulica di Genova
Anni fa protendevamo verso il riscaldamento a pavimento, ma la scoperta di non avere, al primo piano, le altezze sufficienti per un massetto radiante, ci ha fatto tornare al classico impianto a radiatori.
Detto così è facile, ma nella pratica 5 idraulici ci hanno proposto 5 tipi diversi di impianto.
Così c'è stato bisogno di documentarsi e capire.
Abbiamo capito.
Il nostro impianto sarà più o meno come nello schema sotto.
Un impianto a collettori con tubi in multistrato.
Un impianto progettato in moda da non avere nessun tipo di giuntura sotto traccia.
Tutti pezzi di tubo interi. In questo modo le eventuali perdite saranno dovute SOLO a rotture dei tubi e non a raccordi "deboli".
Nulla è lasciato al caso.
La scelta della caldaia in alto, sebbene sia contronatura, va vista nell'ottica delle esigenze di acqua calda. Immediatamente sotto la caldaia infatti c'è il bagno in camera, quello più utilizzato per la doccia; avrebbe avuto poco senso mettere la caldaia al piano terra e poi arrivare lì con 15-20 m di tubo.
La scelta del multistrato è dovuta al suo prezzo (più contenuto del rame) e al fatto che è l'ideale per l'impianto a collettori.
I 3 collettori (muniti di valvole a zona) ovviamente sono per differenziare i tre piani.
Per la consulenza si ringrazia SARMAT Termoidraulica di Genova
martedì 14 ottobre 2008
Soglie interne
Con più di un mese di ritardo sulla tabella di marcia, ci hanno consegnato le soglie interne delle finestre.
Ne mancava una e una era rotta.
Quando ci portano anche quella mancante e rifanno quella difettosa, ci accorgiamo che sono TUTTE sbagliate.
Il marmista ha sbagliato a prendere le misure e sono tutte strette.
Dopo una settimana ce le ha rifatte tutte e le abbiamo montate tutte, anche quella del bagno che è un po' bruttina.
Le soglie sono in maljat (un marmo montenegrino) antichizzato.
Ne mancava una e una era rotta.
Quando ci portano anche quella mancante e rifanno quella difettosa, ci accorgiamo che sono TUTTE sbagliate.
Il marmista ha sbagliato a prendere le misure e sono tutte strette.
Dopo una settimana ce le ha rifatte tutte e le abbiamo montate tutte, anche quella del bagno che è un po' bruttina.
Le soglie sono in maljat (un marmo montenegrino) antichizzato.
Divisioni interne
Quest'estate son stati tirati su tutti i muri interni e le contropareti.
Le murature portanti sono di tufo e, specialmente nella zona notte, non garantivano un buon isolamento termico; per ovviare al problema abbiamo realizzato una controparete con dei forati da 8 e abbiamo aggiunto 2 cm di isolante.
Abbiamo perso un po' di spazio, ma ne valeva la pena.
Le murature portanti sono di tufo e, specialmente nella zona notte, non garantivano un buon isolamento termico; per ovviare al problema abbiamo realizzato una controparete con dei forati da 8 e abbiamo aggiunto 2 cm di isolante.
Abbiamo perso un po' di spazio, ma ne valeva la pena.
Come dovrebbe essere (P1)
L'oblò
Ristrutturare casa in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico comporta delle scelte a volte antieconomiche.
Per dare a tutta la casa un aspetto in linea con le caratteristiche costruttive della zona, sul timpano abbiamo dovuto fare una finestra tonda.
Un oblò.
All'inizio pensavamo di farlo con apertura a bilico, ma visti i prezzi (sempre superiori a 1500euro) abbiamo optato per un tipo di apertura come nello schema sotto
Da dentro, anche se l'infisso non c'è ancora, si presenta così.
Per dare a tutta la casa un aspetto in linea con le caratteristiche costruttive della zona, sul timpano abbiamo dovuto fare una finestra tonda.
Un oblò.
All'inizio pensavamo di farlo con apertura a bilico, ma visti i prezzi (sempre superiori a 1500euro) abbiamo optato per un tipo di apertura come nello schema sotto
Da dentro, anche se l'infisso non c'è ancora, si presenta così.
Finestre
Rispetto allo stato di fatto, le finestre son state quasi tutte spostate e ridimensionate.
Per dare fin da subito un aspetto aggraziato alla facciata, abbiamo scelto (stoltamente) di montare subito i controtelai delle finestre.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, le persiane in alluminio, probabilmente con alette orientabili.
Ci saranno le zanzariere a scomparsa ovunque.
In foto il dettaglio della soglia esterna, in cotto.
Per dare fin da subito un aspetto aggraziato alla facciata, abbiamo scelto (stoltamente) di montare subito i controtelai delle finestre.
Le finestre le abbiamo scelte in PVC, le persiane in alluminio, probabilmente con alette orientabili.
Ci saranno le zanzariere a scomparsa ovunque.
In foto il dettaglio della soglia esterna, in cotto.
Come dovrebbe essere (PT)
Questo è più o meno il progetto del piano terra.
Dico più o meno perchè nel soggiorno abbiamo già deciso di cambiare l'ordine delle cose.
Il tavolo andrà al posto del divano, la TV al posto del tavolo e il divano al posto del televisore.
E comparirà un camino.
L'antibagno-sottoscala diventerà una lavanderia/ripostiglio.
Dico più o meno perchè nel soggiorno abbiamo già deciso di cambiare l'ordine delle cose.
Il tavolo andrà al posto del divano, la TV al posto del tavolo e il divano al posto del televisore.
E comparirà un camino.
L'antibagno-sottoscala diventerà una lavanderia/ripostiglio.
Realizzazione della scala
Un altro grosso intervento, dopo il tetto, è stato la scala. Da una rampa unica siamo passati a due rampe. Peccato che ci siamo accorti troppo tardi di un gradino mancante sul pianerottolo.
Conseguenze:
1. gradini più alti (19 di alzata)
2. capocciate sul solaio (se più alti di 1.95)
Conseguenze:
1. gradini più alti (19 di alzata)
2. capocciate sul solaio (se più alti di 1.95)
lunedì 13 ottobre 2008
Cornicione
Tetto in legno
Durante le ferie 2007 abbiamo realizzato il tetto.
Travi in pino lamellare, perlinato sempre in pino.
La primavera precedente abbiamo dato l'impregnante a tutto il legno. Non il solito "giallo miele" che ci nauseava, ma un colore che fosse un po' più naturale e soprattutto più scuro del pino così com'è, che è bianchissimo.
Per avere delle buone caratteristiche isolanti sopra al perlinato ci sono altri 3 cm di legno, 8 cm di isolante (polistirene), onduline sottocoppo e coppi (rovesci e dritti).
Travi in pino lamellare, perlinato sempre in pino.
La primavera precedente abbiamo dato l'impregnante a tutto il legno. Non il solito "giallo miele" che ci nauseava, ma un colore che fosse un po' più naturale e soprattutto più scuro del pino così com'è, che è bianchissimo.
Per avere delle buone caratteristiche isolanti sopra al perlinato ci sono altri 3 cm di legno, 8 cm di isolante (polistirene), onduline sottocoppo e coppi (rovesci e dritti).
domenica 12 ottobre 2008
Le puntate precedenti
La storia è iniziata nel 1996 con l'acquisto, da parte dei miei, di una casa a 500m dal posto in cui sono nata.
Progetto decisamente impegnativo poichè prevedeva un rinforzo delle fondazioni, la costruzione ex novo di garages interrati e il rifacimento del tetto.
I lavori iniziano, finalmente, nell'estate del 2006, dovrebbero portare a qualcosa di simile.
Per quasi 10 anni non è successo niente, la casa era tenuta in affitto e gli unici lavori hanno riguardato la recinzione.
Nel 2005 comincia a prender forma, dopo numerosi palleggi tra noi e l'ingegnere, un progetto di ristrutturazione che porterà alla realizzazione di due unità abitative il più possibile equivalenti (c'è una sorella con cui dividere il tutto).Progetto decisamente impegnativo poichè prevedeva un rinforzo delle fondazioni, la costruzione ex novo di garages interrati e il rifacimento del tetto.
I lavori iniziano, finalmente, nell'estate del 2006, dovrebbero portare a qualcosa di simile.
Iscriviti a:
Post (Atom)