Scusate l'assenza, ma avevamo un matrimonio da preparare :-)
Ora, da sposati, possiamo ricominciare a dedicarci alla sistemazione della nostra casetta.
I lavori non finiscono mai.
La nostra casetta
In teoria casa è finita. Funziona. Mancano solo piccoli dettagli ... e manchiamo noi dentro. ....ma arriverà la primavera e finalmente riusciremo a viverci per davvero.
martedì 12 novembre 2013
giovedì 1 novembre 2012
Come pulire...la scala in ardesia
Non aggiorno il blog da un bel po', e a dir la verità non ho aggiornato più di tanto nemmeno casa, però una cosa da condividere ce l'ho: la pulizia della scala in ardesia.
Una scala di ardesia, nera, è spesso una scala che spaventa; il nero (o il grigio antracite scurissimo) è un colore piuttosto forte e forse difficile da gestire.
Noi non ci siamo fatti spaventare e oggi posso dire di non essermi assolutamente pentita della scelta.
Cosa bisogna fare per gestire una scala in ardesia? Come si pulisce? come va trattata?
Innanzitutto per proteggerla, durante i lavori, è sempre stata coperta, quasi sigillata, ma quando i lavori grossi sono finiti ed è venuto il momento di tirar via il telo, ammetto di aver avuto dei dubbi.
Sull'ardesia NON TRATTATA le impronte delle scarpe si vedono moltissimo e per mandarle via serve un panno umido, ma se avete la pazienza e la fiducia di aspettare il trattamento completo, vedrete che le impronte di scarpa sulla scala saranno solo un brutto ricordo.
PRE-TRATTAMENTO - La pulizia post-cantiere
Se la scala è sporca dai soliti residui di cantiere bisogna pulirla con un acido specifico per pietre naturali. Io ho usato il TILE CLEANER di FABERCHIMICA, ma ammetto che la mia scala era quasi perfetta. Ho preferito PREVENIRE piuttosto che curare.
Questo tipo di pulizia va fatto il prima possibile, così non date allo sporco il tempo di seccarsi.
TRATTAMENTO
PRIMA FASE - Via la polvere
Da fare in una giornata meravigliosa. Temperatura gradevole, niente umidità e poco vento.
Pulire benissimo la scala con dei panni antistatici. Lavarla solo con acqua. Farla asciugare benissimo e poi ripassare col panno antistatico.
SECONDA FASE - Impermeabilizzazione
Da fare immediatamente dopo la prima fase.
Come avrete notato l'ardesia non è impermeabile, assorbe acqua e ci mette un bel po' ad asciugarsi (per questo vi consiglio di effettuare il trattamento in estate).
Io ho scelto di trattare la mia scala con un prodotto che mantenesse il più possibile l'aspetto naturale della pietra: il NATURAL LOOK PROTECTOR sempre di FABERCHIMICA.
Si tratta di un prodotto a base solvente, quindi mentre lo date cercate di non respirarne i fumi. Resistete alla tentazione di aprire le finestre vicino alla scala, altrimenti tutto il bel lavoro fatto per eliminare la polvere sarà stato vano e sulla scala si formerà un impasto di prodotto e polvere.
Se riuscite a ventilare l'ambiente aprendo una finestra lontana dalla scala...bene....altrimenti fate come me e lavorate a finestre chiuse con una mascherina di quelle serie. (potete anche decidere di sballarvi coi fumi del solvente, ma ve lo sconsiglio).
Due mani sono sufficienti.
Munitevi anche di un panno morbido non a trama per rimuovere eventuali residui di prodotto.
Lasciate asciugare bene e poi aprite tutte le finestre che volete per far andar via la puzza.
Ora la scala è identica a prima, ma impermeabile.
Potete fare la prova passandoci lo straccio nuovamente.
S'asciuga in un secondo.
Il problema della polvere però rimane, le impronte si vedono sempre anche se sono molto + semplici da mandar via.
Per risolvere definitivamente il problema si passa alla fase 3
TERZA FASE - Ceratura
Ho avuto un sacco di dubbi su questa fase, tanto che l'ho fatta quasi un anno dopo. Pensavo che con la cera avrei lucidato la scala e avrei perso l'effetto naturale che tanto mi piaceva.
Sbagliavo: esiste la cera opaca.
Sempre rimanendo su FABERCHIMICA ho usato GRES & STONE WAX, una cera a base d'acqua.
Bisogna pulire la scala come nella prima fase e poi, con un panno stendicera morbidissimo bisogna stendere la cera.
Bisogna stenderla BENISSIMO, altrimenti restano le macchie. Nulla di irreparabile, basta ridare la cera, ma non è che possiamo stare a decerare e ricerare ogni settimana.
Questa cera è opaca, ma non è invisibile, rende la scala leggermente più scura, quasi un effetto bagnato che a me è piaciuto molto (è per questo che si vedono le macchie)
Prima di camminarci sopra è bene aspettare un po' (io ho aspettato mezza giornata) ma poi vi accorgerete della differenza.
Niente più impronte
La polvere vien via in un attimo.
Certo, essendo una scala nera la polvere quando c'è si vede di più che su un travertino chiaro, ma dopo il trattamento l'ardesia diventa più difficile da sporcare e semplicissima da pulire.
Una scala di ardesia, nera, è spesso una scala che spaventa; il nero (o il grigio antracite scurissimo) è un colore piuttosto forte e forse difficile da gestire.
Noi non ci siamo fatti spaventare e oggi posso dire di non essermi assolutamente pentita della scelta.
Cosa bisogna fare per gestire una scala in ardesia? Come si pulisce? come va trattata?
Innanzitutto per proteggerla, durante i lavori, è sempre stata coperta, quasi sigillata, ma quando i lavori grossi sono finiti ed è venuto il momento di tirar via il telo, ammetto di aver avuto dei dubbi.
Sull'ardesia NON TRATTATA le impronte delle scarpe si vedono moltissimo e per mandarle via serve un panno umido, ma se avete la pazienza e la fiducia di aspettare il trattamento completo, vedrete che le impronte di scarpa sulla scala saranno solo un brutto ricordo.
PRE-TRATTAMENTO - La pulizia post-cantiere
Se la scala è sporca dai soliti residui di cantiere bisogna pulirla con un acido specifico per pietre naturali. Io ho usato il TILE CLEANER di FABERCHIMICA, ma ammetto che la mia scala era quasi perfetta. Ho preferito PREVENIRE piuttosto che curare.
Questo tipo di pulizia va fatto il prima possibile, così non date allo sporco il tempo di seccarsi.
TRATTAMENTO
PRIMA FASE - Via la polvere
Da fare in una giornata meravigliosa. Temperatura gradevole, niente umidità e poco vento.
Pulire benissimo la scala con dei panni antistatici. Lavarla solo con acqua. Farla asciugare benissimo e poi ripassare col panno antistatico.
SECONDA FASE - Impermeabilizzazione
Da fare immediatamente dopo la prima fase.
Come avrete notato l'ardesia non è impermeabile, assorbe acqua e ci mette un bel po' ad asciugarsi (per questo vi consiglio di effettuare il trattamento in estate).
Io ho scelto di trattare la mia scala con un prodotto che mantenesse il più possibile l'aspetto naturale della pietra: il NATURAL LOOK PROTECTOR sempre di FABERCHIMICA.
Si tratta di un prodotto a base solvente, quindi mentre lo date cercate di non respirarne i fumi. Resistete alla tentazione di aprire le finestre vicino alla scala, altrimenti tutto il bel lavoro fatto per eliminare la polvere sarà stato vano e sulla scala si formerà un impasto di prodotto e polvere.
Se riuscite a ventilare l'ambiente aprendo una finestra lontana dalla scala...bene....altrimenti fate come me e lavorate a finestre chiuse con una mascherina di quelle serie. (potete anche decidere di sballarvi coi fumi del solvente, ma ve lo sconsiglio).
Due mani sono sufficienti.
Munitevi anche di un panno morbido non a trama per rimuovere eventuali residui di prodotto.
Lasciate asciugare bene e poi aprite tutte le finestre che volete per far andar via la puzza.
Ora la scala è identica a prima, ma impermeabile.
Potete fare la prova passandoci lo straccio nuovamente.
S'asciuga in un secondo.
Il problema della polvere però rimane, le impronte si vedono sempre anche se sono molto + semplici da mandar via.
Per risolvere definitivamente il problema si passa alla fase 3
TERZA FASE - Ceratura
Ho avuto un sacco di dubbi su questa fase, tanto che l'ho fatta quasi un anno dopo. Pensavo che con la cera avrei lucidato la scala e avrei perso l'effetto naturale che tanto mi piaceva.
Sbagliavo: esiste la cera opaca.
Sempre rimanendo su FABERCHIMICA ho usato GRES & STONE WAX, una cera a base d'acqua.
Bisogna pulire la scala come nella prima fase e poi, con un panno stendicera morbidissimo bisogna stendere la cera.
Bisogna stenderla BENISSIMO, altrimenti restano le macchie. Nulla di irreparabile, basta ridare la cera, ma non è che possiamo stare a decerare e ricerare ogni settimana.
Questa cera è opaca, ma non è invisibile, rende la scala leggermente più scura, quasi un effetto bagnato che a me è piaciuto molto (è per questo che si vedono le macchie)
Prima di camminarci sopra è bene aspettare un po' (io ho aspettato mezza giornata) ma poi vi accorgerete della differenza.
Niente più impronte
La polvere vien via in un attimo.
Certo, essendo una scala nera la polvere quando c'è si vede di più che su un travertino chiaro, ma dopo il trattamento l'ardesia diventa più difficile da sporcare e semplicissima da pulire.
giovedì 7 giugno 2012
Trova le differenze
Le foto sono sono di ottobre 2010 la prima e di qualche giorno fa la seconda.
Direi che c'è una bella differenza!!
Finalmente la sistemazione del giardino comincia a raggiungere livelli interessanti.
Abbiamo sistemato i livelli del terreno, dissodato un bel po', tolto le pietre più grosse, aggiunto terra buona, concimato...
C'è stato tanto da lavorare, anche perchè poi, sul campo, le cose non sono mai come sulla carta e gli imprevisti sono dietro l'angolo.
Ma alla fine ce l'abbiamo quasi fatta.
Fuori periodo, e lottando con le formiche, abbiamo piantato anche l'erba.
Ora possiamo dire di avere quasi un giardino
venerdì 4 maggio 2012
Giardinaggio time
Finalmente, terminato il periodo delle piogge, abbiamo iniziato a metter mano alle aiuole. Qui, vicino alla fontanella, nella parte più ombreggiata stanno per esser messe a dimora delle felci (al momento c'è solo la Matteuccia) e l'elleboro orientale. Come tappezzante invece abbiamo scelto l'Ajuga reptans atropurpurea
venerdì 30 marzo 2012
Le aiuole e la fontana
Le aiuole le abbiamo realizzate quest'estate.
Volevo ridare importanza all'ingresso e volevo avere del verde vicino la porta di casa.
C'era anche la necessità di rendere gradevole (o mascherare) il dislivello tra la strada (o il cortile, o piazzale) e il marciapiede e inglobare i pozzetti degli impianti in qualcosa che non fosse pavimentato.
Le aiuole hanno risolto il problema.
Volevamo metterci anche una fontanella, per avere un punto acqua da cui attingere per innaffiare le piante...e ci abbiamo messo quasi 6 mesi per trovare la fontana giusta.
Prima volevamo farla in muratura, ispirandoci alle vecchie fonti che si trovano da quelle parti, poi abbiamo visto qualche fontana in cotto che poteva adattarsi al contesto, e alla fine siamo approdati su questa fontana in ghisa.
Le aiuole sono ancora da riempire, ma già abbiamo parecchie idee su cosa metterci dentro.
Per il momento abbiamo piantato 7 gelsomini (o falsi gelsomini, Rhyncospermum jasminoides per l'esattezza) che dovranno, in qualche anno, coprire il brutto muro di cemento armato della recinzione.
Volevo ridare importanza all'ingresso e volevo avere del verde vicino la porta di casa.
C'era anche la necessità di rendere gradevole (o mascherare) il dislivello tra la strada (o il cortile, o piazzale) e il marciapiede e inglobare i pozzetti degli impianti in qualcosa che non fosse pavimentato.
Le aiuole hanno risolto il problema.
Volevamo metterci anche una fontanella, per avere un punto acqua da cui attingere per innaffiare le piante...e ci abbiamo messo quasi 6 mesi per trovare la fontana giusta.
Prima volevamo farla in muratura, ispirandoci alle vecchie fonti che si trovano da quelle parti, poi abbiamo visto qualche fontana in cotto che poteva adattarsi al contesto, e alla fine siamo approdati su questa fontana in ghisa.
Le aiuole sono ancora da riempire, ma già abbiamo parecchie idee su cosa metterci dentro.
Per il momento abbiamo piantato 7 gelsomini (o falsi gelsomini, Rhyncospermum jasminoides per l'esattezza) che dovranno, in qualche anno, coprire il brutto muro di cemento armato della recinzione.
giovedì 22 marzo 2012
La cassetta portalegna
Meglio tardi che mai.
Siamo andati avanti tutto l'inverno (ok,solo nel finesettimana) con scatoloni di legna, carriole di legna, cataste di legna ammassate alla meno peggio sotto al portico, ma finalmente, da qualche giorno abbiamo montato una cassapanca che useremo come portalegna.
L'abbiamo presa al brico, pagata una quarantina di euro. Non è fatta benissimo, mancano delle viti però con una mano di impregnante e un passaggio in ferramenta ha la sua dignità.
Siamo andati avanti tutto l'inverno (ok,solo nel finesettimana) con scatoloni di legna, carriole di legna, cataste di legna ammassate alla meno peggio sotto al portico, ma finalmente, da qualche giorno abbiamo montato una cassapanca che useremo come portalegna.
L'abbiamo presa al brico, pagata una quarantina di euro. Non è fatta benissimo, mancano delle viti però con una mano di impregnante e un passaggio in ferramenta ha la sua dignità.
mercoledì 21 marzo 2012
Luci della scala della mansarda
Per la scala della mansarda, così come per la cucina, abbiamo scelto un'illuminazione a tagli di luce.
C'è voluto un bel po' prima di montare i corpi illuminanti (File da incasso di Lucifero's) ma ci siamo quasi riusciti.
Manca ancora il pezzo forte, quello da 2 metri e 30, ma almeno così non saliamo al buio.
Dobbiamo ancora spessorare un po' le lampade perchè nella cassaforma ci stanno un po' larghe e poi rifinire meglio il bordo, ma già vederle accese è una soddisfazione.
C'è voluto un bel po' prima di montare i corpi illuminanti (File da incasso di Lucifero's) ma ci siamo quasi riusciti.
Manca ancora il pezzo forte, quello da 2 metri e 30, ma almeno così non saliamo al buio.
Dobbiamo ancora spessorare un po' le lampade perchè nella cassaforma ci stanno un po' larghe e poi rifinire meglio il bordo, ma già vederle accese è una soddisfazione.
Iscriviti a:
Post (Atom)